Fondamenti di progettazione grafica
Per fare ‘buon design’, occorre riconoscerlo
Oggi chi si occupa di comunicazione visiva, ha a disposizione molti mezzi tecnologici per esprimere al meglio la sua creatività: tutto è fattibile in pratica.
L’avvento del computer negli ultimi venti anni ha portato profondi cambiamenti e ha fornito una gamma più ampia di possibilità mai sperimentate prima. {…}
Quello che prima era solo una fantasia oggi potrebbe essere una realtà, dalla cosa peggiore a quella sublime. In questo nuovo clima la responsabilità del progettista è aumentata di molto, verso il cliente, verso l’utente, verso la società in generale. Poiché tutto può essere fatto, è importante impostare dei limiti personali per contenere un senso di decenza, forse più di prima, quando si opera all’interno di un insieme di regole che aiutano a strutturare le azioni.Schematic chart of ideological and design changes from the 60s to the present
by Massimo Vignelli
Siccome è fondamentale conoscere le regole (anche nel caso in cui volessi successivamente infrangerle o superarle), abbiamo progettato un corso per darti gli strumenti per progettare in modo consapevole.
Laura Rota, docente, art director e graphic designer mette a disposizione tutte le nozioni teoriche imprescindibili. Espero offre tutti gli strumenti tecnologici per metterle in pratica.
La creatività necessita conoscenza per poter esprimere il meglio di se stessa.
The Vignelli Canon (Il Canone Vignelli)
by Massimo Vignelli
A proposito di conoscenza, non si può prescindere da Il Canone Vignelli, opera di Massimo Vignelli, architetto e designer italiano, tra i più illustri maestri del modern design. Nel Canone vengono elencati i principi fondamentali alla base della sua visione di design:
- Disciplina: progettare con ordine, disciplina e regole dà la possibilità a un designer di esprimere al massimo la sua creatività.
- Significato: ogni progetto deve avere un senso e gli elementi grafici che lo caratterizzano devono avere un ordine logico.
- Timelessness: un buon design è senza tempo.
- Tipografia: la scelta e l’abbinamento dei font è indispensabile.
Durante il nostro corso approfondiamo non solo questi e tutti gli altri principi de Il Canone Vignelli, ma anche i valori che hanno caratterizzato storicamente la cultura visiva. Impareremo a conoscerli e distinguerli a seconda dell’epoca di riferimento, dagli anni ‘60 ad oggi.
Lezione 1 – Il Canone Vignelli
Spiegazione, interpretazione e visioni oltre il canone.
Dedichiamo questa prima parte alla conoscenza dei principi grafici di base espressi da Massimo Vignelli nella pubblicazione ‘The Vignelli Canon’ (Lars Muller Publishers – 2010). Esistono regole etiche e valori intangibili: c’è una responsabilità nello scegliere soluzioni appropriate per un design bello e di successo; una forza visiva per esprimere concetti chiari con forme e colori idonei e misurati; una disciplina per creare progetti che rispettino regole precise.
Ma esistono anche strumenti e valori tangibili: la carta, da scegliere adeguatamente; gabbie, colonne e moduli in cui organizzare i contenuti, in base al tipo di pubblicazione; i font da selezionare (sapendo come i caratteri tipografici sono stati utilizzati storicamente); il colore per esprimere sensazioni (perchè il colore è simbolo e identità).
Lezione 2 – Fonts
Conoscere e saper usare bene pochi caratteri di base
In questa seconda parte di corso, ci occupiamo della storia e delle classificazioni delle famiglie di caratteri tipografici, spiegando il loro uso nei diversi ambiti, con esempi pratici.
La tipografia è una parte essenziale della composizione visiva, sia da sola che insieme alle immagini. Esistono delle regole precise di impaginazione di testo e immagini, per esprimere al meglio il contenuto, catturare l’attenzione e durare nel tempo.
Lezione 3 – Cultura Visiva
Analisi del lavoro di art directors, designers, fotografi e illustratori che hanno influenzato la storia della progettazione grafica.
Per dare forma al proprio stile e gusto estetico, occorre osservare i lavori di chi ha fatto la storia del graphic design, dagli anni ’60 ad oggi: dalla purezza dell’uso dello spazio e dei font di Max Huber e della scuola svizzera, alla gestalt di Franco Grignani, alla sorprendente composizione tipografica ‘senza schemi’ del surfista/designer David Carson, alla creatività provocatoria di Stefan Sagmeister, alla eleganza di Fabien Baron, al parametric design di Hamish Muir e Paul McNeil e così via.
Lezione 4 – Dalla teoria alla pratica
Ci proviamo anche noi?
Ora è necessario mettere in pratica le nozioni apprese, con alcune esercitazioni guidate. Lo facciamo utilizzando Adobe InDesign, programma di impaginazione professionale per l’organizzazione dei contenuti editoriali e la progettazione dei layout di pagina. In particolare proviamo ad esprimere parole o testi con l’uso della tipografia (che diventa essa stessa immagine), impaginiamo sequenze di immagini e testi, costruiamo visual (ipotetici ADV o copertine) attraverso abbinamento di immagini e titoli forniti.
Se lavori nell’ambito della comunicazione visiva e sei curioso di conoscere come il design si è sviluppato ed evoluto dagli anni ’60 ai giorni nostri, questo corso fa per te.
E se sei interessato ad approfondire solo alcuni degli argomenti che affrontiamo, ricorda che puoi frequentare anche solo una delle prime tre lezioni del corso.