Vorrei diventare UX designer, da dove comincio?
Breve storia della user experience
Quando pensiamo alla UX l’ultima cosa che può venirci in mente è il feng shui, l’antica arte divinatoria cinese che ancora oggi influenza il campo dell’architettura d’interni. Un pò come il feng shui anche lo UX designer ha l’obiettivo di migliorare gli spazi, quelli virtuali, per permettere una migliore fruizione degli elementi che esso contiene. Senza tornare troppo indietro nel tempo possiamo dire però che il vero padre putativo della user experience è Don Norman. Don Norman è stato uno dei primi e più grandi studiosi della user experience, o meglio, del tema dell’usabilità e dell’interazione tra esseri umani e oggetti. Dall’uscita del suo primo libro nel 1988 “The Design of Everyday Things” il mondo della user experience è molto cambiato, ma alcuni principi restano sempre attuali. Diventare designer ux significa familiarizzare con molti dei concetti espressi da Don Norman e le best practices emerse negli ultimi 20 anni in tema di usabilità e interfaccia.
Prima di vederli è bene però ricordare che i termini UI e UX , spesso accostati, non sono coincidenti né intercambiabili. La user interface ( U I ) ha a che fare con gli elementi grafici che compongono l’interfaccia (icone, tasti, immagini di un sito o di una app) , mentre la U X, o user experience, ha a che fare con l’interazione e le emozioni che l’utente sperimenta nell’uso di un prodotto. Diventare experience designer significa quindi organizzare gli elementi visivi (ui) per fornire un’esperienza di utilizzo, ux, di valore agli utenti finali del nostro prodotto. Nel nostro catalogo trovi corsi UX Design per le tue esigenze, sia nel caso tu stia muovendo i primi passi, sia che tu voglia mettere mano subito a prototipi interattivi
User Experience design cos’è?
Ogni giorno sperimentiamo la user experience sulla nostra pelle, in alcuni casi…letteralmente. Può sembrare fuori dalle righe, eppure la user experience è proprio il risultato di tutte le sensazioni ed emozioni che proviamo quando interagiamo con un’ interfaccia, che sia quella di un dispositivo elettronico moderno, come uno smartphone, o quella di un telecomando; il risultato non cambia. Per qualunque dispositivo con cui interagiamo abbiamo una diversa esperienza di utilizzo: appunto, una user experience.
Quali sono le caratteristiche di una buona UX?
- Utilizzabile: è chiara nei suoi componenti e nei passaggi?
- Equa: garantisce a un pubblico eterogeneo di arrivare agli stessi risultati?
- Utile: serve effettivamente a rendere un utente più efficace ed efficiente?
- Divertente: l’utente ha piacere nell’utilizzare quel prodotto o prova invece frustrazione?
Diventare ux designer significa tenere a mente, come una bussola per orientarsi, questi principi, e mettere al centro delle proprie attenzione l’utente del nostro prodotto.
Chi è cosa fa un UX designer?
Dietro la figura di un UX designer ci sono tante skills, molte delle quali si acquisiscono nel tempo lavorando direttamente su molti progetti o, magari, mentre si realizza un portfolio. Se stai muovendo i primi passi nel mondo della progettazione della user experience è probabile che dovrai occuparti di più aspetti contemporaneamente all’inizio della tua carriera. Quindi, un ux designer cosa fa?
Dalla ricerca sul tipo di utenti che useranno il tuo prodotto, al design dell’interfaccia fino alla creazione di un vero e proprio mockup interattivo. Le attività appena descritte sono tipiche di un UX Generalist, ovvero un UX designer che non ha ancora una specializzazione in uno dei rami della UX, come quello dell’interazione (Ixd), o dell’architettura dell’informazione (Ai).
Gli UX generalist possono avere background eterogenei fra loro, non solo per studi, ma anche e soprattutto per esperienze professionali.
Spesso lo UX generalist è un graphic designer che ha iniziato a specializzarsi nella user interface (UI) e progressivamente ha esteso le sue competenze lavorando su prototipi di siti web e app.
A volte lo UX generalist è invece uno sviluppatore che conosce molto bene i linguaggi di programmazione ( o di marcatori, come nel caso dell’html per il web) e con il tempo ha maturato competenze nell’ambito della grafica.
Quali sono dunque le attività prevalenti di un UX designer, a prescindere dal background di partenza?
Le attività di un UX designer, ovvero: cosa fa ux designer ?
Per diventare ux designer bisogna essere in grado di svolgere attività che richiedono capacità specifiche che possono essere apprese con il tempo, l’esperienza o seguendo percorsi di studio specifici.
Sicuramente la capacità di fare analisi e ricerca è il punto di partenza per poter diventare ux designer. Nessun progetto di UX nasce senza conoscere il target audience, ovvero il pubblico per il quale il nostro lavoro è destinato.
Lo UX designer può avvalersi dei lavori prodotti da istituti di ricerca, indagini di mercato o addirittura interviste sul campo per raccogliere i dati utili a capire l’utente. Si parla spesso di empathy design nel mondo della UX, proprio per sottolineare come sia cruciale saper camminare nelle scarpe del nostro utente. Un errore tipico degli UX designer alle prime armi è infatti quello di pensarsi come il proprio utente finale…nulla di più lontano dalla realtà.
Un’altra attività importante è quella del design, ovvero di progettazione degli elementi che serviranno all’utente per arrivare a fare una determinata operazione. Avere delle conoscenze di base in ambito grafico è spesso indispensabile per portare avanti un progetto di UX. Chiaramente più competenze si hanno in questo ambito più ci si potrà specializzare e trovare la propria area elettiva. Ad esempio, se si sa usare Adobe After Effects è piuttosto semplice creare delle animazioni per realizzare transizioni tra una pagina di un sito e un’altra, oppure creare un loader dinamico.
Se invece si è molto ferrati in Adobe Illustrator realizzare icone di navigazione personalizzate per siti o app risulterà estremamente facile. Fortunatamente esistono anche degli strumenti di progettazione e prototipazione di user interface e user experience molto semplici ed intuitivi che riescono a fare tutte queste, ed altre, come Adobe XD. Per poter essere un UX designer è inoltre fondamentale avere ottime doti collaborative; sono molti infatti gli attori che entrano in scena durante la creazione di un sito web o una app.
Sarà necessario collaborare con il dipartimento marketing/vendite, ma anche interagire con il cliente finale. Per questo motivo nel mondo della user experience è fondamentale concentrarsi anche sul flusso con cui si risolvono i problemi dei nostri utenti. Questa idea è alla base del design thinking, ovvero, visualizzare in maniera creativa la risoluzione di potenziali problemi e limiti per i nostri utenti e renderli efficaci nella loro azione.
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