Rivoluzione Apple M1: vivila con noi
Apple M1 è il primo di una serie di processori che verranno montati sui dispositivi Apple.
Dimensioni ridotte, minor consumo e maggiori performance: com’è possibile avere questi vantaggi tutti insieme?
Abbiamo chiesto ai nostri Apple Certified Trainer (ACT) di spiegarlo e di raccontarci come stanno vivendo l’inizio di questa rivoluzione tecnologica di cui presto vedremo i frutti.
I nostri docenti infatti hanno un punto di vista privilegiato: hanno formato e certificato in questi anni innumerevoli tecnici Apple su tutto il territorio italiano favorendo l’aggiornamento delle professionalità e la certificazione delle competenze sia sulle capacità hardware di smontaggio e riparazione sia sulle capacità software per help desk e assistenza sistemistica. L’arrivo del nuovo processore porta un vento di novità per tutti i tecnici Apple e per tutti i loro clienti.
Scopri con noi come questa rivoluzione impatta sui flussi di lavoro degli utenti e sull’intervento tecnico di chi fa assistenza, ma anche sul percorso formativo per la certificazione Apple.
Chip Apple M1: vediamolo da vicino
Il chip Apple M1 concentra in pochissimo spazio enormi quantità di memoria e di energia.
Ridotte dimensioni e performance molto alte sono un vero balzo in avanti per la tecnologia.
Non a caso Apple presenta questo processore con la frase “che balzo, per un chip”.
Gianni Bonura docente Espero certificato Apple racconta questa innovazione con un paragone: “Immagina il mondo trasferito improvvisamente sotto casa: scendi al mattino e trovi ufficio, palestra, centro commerciale e commercialista nel raggio di cento metri invece che di cinque chilometri. In un chip la riduzione delle distanze è calcolata in frazioni di millimetri e il guadagno di tempo per la trasmissione dei dati è in millesimi di secondi, ma questi piccolissimi vantaggi moltiplicati per milioni di operazioni si traducono in una notevole differenza qualitativa, percepita anche a occhio nudo dall’utente meno attento. Per usare un’espressione comune: è una scheggia. Questa configurazione rende l’M1 diverso da un normale chip, si parla infatti di SoC (ovvero System on a Chip) che include molto più di un normale processore”
Vediamolo da vicino, anzi sarebbe meglio dire molto vicino, viste le dimensioni microscopiche.
Il chip M1 racchiude in pochi millimetri non solo il classico processore (CPU), ma anche tanti altri elementi con sigle per lo più sconosciute ai più (GPU, NPU, ISP, UMA per citarne alcune).
Roberto Tramelli docente Espero certificato Apple spiega il significato di quelle sigle: “CPU (Central Processing Unit) è ormai una sigla di dominio comune, tutti sanno che si tratta del processore, ovvero il centro di calcolo di ogni dispositivo, e anche la RAM è un concetto conosciuto, anche se qui parliamo di DRAM, ovvero di dynamic RAM che aumenta notevolmente il risparmio energetico. La GPU (Graphics Processing Unit) è l’unità di elaborazione grafica, mentre la NPU (Neural Processing Unit, qui chiamata Neural Engine) è un microprocessore che permette l’accelerazione hardware usando algoritmi di apprendimento (in due parole Intelligenza Artificiale). Infine la UMA (Uniform Memory Access) permette un accesso alla memoria fisica diretto, condiviso e con minor latenza.
Dispositivi Apple: belli fuori, ma belli anche dentro
Apple è l’unico produttore tecnologico che realizza in house sia hardware che software. Questa scelta comporta un gran dispendio di energie nella progettazione e nella produzione, ma porta grandi risultati, impensabili al momento per altri marchi.
Gianfranco Garavelli, docente Espero certificato Apple, spesso ripete durante i corsi di formazione che “i dispositivi Apple sono belli fuori, ma sono belli anche dentro: logica ordinata, spazi ottimizzati, estetica dei componenti ben curata anche a beneficio del tecnico che ci deve lavorare. Il chip M1 passando da 7 nm a 5 nm (per chi non conosce il gergo, significa che le misure si riducono drasticamente) segue questa tendenza ottimizzando non solo gli spazi ma anche e soprattutto il rendimento. I tecnici sanno che uno dei principali problemi che impattano sulle capacità di calcolo è l’impatto che la memoria ha su consumi e temperature. M1 riduce questi problemi di quattro volte rispetto a un normale PC portatile evoluto”
Tecnici Certificati Apple: che cosa cambia
Il corso ufficiale per diventare tecnici certificati Apple si arricchisce con l’approfondimento di nuove tecnologie e l’apertura a nuove prospettive per te, se vorrai frequentarlo e certificarti:
- ti illustreremo i “fondamentali”, ovvero che cosa Apple chiederà a te se diventi tecnico;
- ti faremo esercitare sullo smontaggio e la riparazione dei principali modelli di Mac;
- ti faremo esercitare sullo smontaggio e la riparazione dei principali modelli di iPhone;
- ti insegneremo a “scovare” problemi e guasti (troubleshooting) e ad affrontarli con metodo;
- ti faremo esercitare con casi reali di interazione con clienti o colleghi, anche sotto stress;
- ti prepareremo all’esame per la certificazione Apple Certified Support Professional (ACSP)
L’arrivo del chip M1 (e di tutti i futuri chip della serie “M” che molto probabilmente seguiranno) porta un grande vento di novità e un grande fermento, sia per il pubblico consumer sia per il pubblico professional (anche se per quest’ultimo prevediamo un maggiore salto di qualità con le prossime release). Se diventerai tecnico Apple certificato sarai tra i pochi a conoscere tutti i segreti di queste tecnologie e a sapere esattamente come comportarti e quali soluzioni proporre di fronte ai dispositivi Apple e alla loro integrazione nei sistemi aziendali.
Andrea Fasoli docente Espero certificato Apple dice sempre che “un buon tecnico è sempre aggiornato, e questo è ancora più importante nel caso di Apple, marchio in continua evoluzione tecnologica: durante i corsi ufficiali noi docenti ACT (Apple Certified Trainer) offriamo i programmi ufficiali ma anche e soprattutto la nostra esperienza professionale”.
Non a caso Alessandro, uno studente Espero del 2020 ora tecnico certificato Apple a Torino, scrive su Google come valutazione sul corso certificato Apple “i docenti preparati forniscono una formazione al top”, confermando che la professionalità dell’insegnamento lascia il segno.
Analogamente Marco, tecnico a Bari dove ha aperto una sua attività, scrive che durante il corso “docenti e tutor sono impeccabili, preparati e pronti ad affiancarti nella formazione, per questo il corso è consigliato per rafforzare e completare il proprio percorso professionale”.
Apple investe in innovazione e chiede che i propri tecnici siano allineati a questo stile professionale.
Ecco alcuni corsi disponibili anche in aula virtuale che possono aiutarti in questo approfondimento sulle tecnologie informatiche e sulla figura professionale del tecnico Apple: